I lavori in oggetto sono scaturiti da una prescrizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che richiede di approfondire la canna drenante in fondazione della diga fino ad una quota minima di 139,85 mslm. La canna drenante oggetto di lavoro ha un diametro interno medio di circa 200 mm. Da una video ispezione risulta attualmente ostruita alla quota di 145,85 mslm. La parte da perforare ha quindi una lunghezza di 6 metri. La perforazione può avvenire da quota coronamento a 169,00 usando una sonda idraulica cingolata oppure una sonda idraulica di più piccole dimensioni nel caso si scelga di operare da interno cunicolo a quota 151,70 mslm. Nel caso di perforazione da coronamento ci sarà da attraversare a vuoto circa 23,15 metri. L’appaltatore potrà scegliere liberamente la propria modalità operativa previa proposta al Committente, la proposta dovrà essere inviata assieme all’offerta economica. La finalità della perforazione è solamente di drenaggio, quindi il foro non dovrà essere rivestito e non vi sarà installata alcuna strumentazione. Si fa presente che in prossimità della quota 150,30 l’attuale perforazione si “biforca” in due e tale divisione scompare completamente a quota 149,30.

La tubazione provvisoria di spurgo è costituita da elementi saldati in loco, rimossi ad intervento terminato, che è stata installata da coronamento a base cavedio dopo aver inserito nel foro esistente il martello fondo foro (munito di punta di diametro nominale 200 mm) insieme alla sua batteria di aste. Il martello è stato sospeso nella canna drenante durante le operazioni di rivestimento del foro superiore, con l’utilizzo di componenti speciali. Nella porzione iniziale, la colonna di rivestimento provvisorio è stata munita di un apposito sistema di chiusura e di aggancio con un giunto conico, realizzato ad hoc preliminarmente in officina, per garantire la tenuta idraulica dello spurgo della canna drenante; ad ulteriore garanzia della buona riuscita dell’intervento, è stato comunque realizzato un ulteriore sistema di filtraggio di prossimità, costituito da due cordoli di sacchi e telai di juta riempiti con sabbia fine, onde scongiurare ogni ipotesi di sversamenti indesiderati di parti solide verso le altre canne drenanti e verso il fondo del cavedio.