Le sonde possono essere installate con diverse modalità e soluzioni ma sempre in ogni caso con sistemi “chiusi”.
Questo NUOVO SISTEMA è stato ideato per un notevole risparmio economico senza rinunciare all’efficienza.
Le sonde elicoidali vengono installate nel terreno ad una profondità massima di 30 metri, disposte in modo tale da avere un’eccellente superficie di scambio in un volume piuttosto ridotto.
Questa nuova soluzione è in qualche modo una rivisitazione dell’impianto verticale classico, ma consente rispetto ad esso un risparmio economico di realizzazione fino al 40%.
Nell’impianto verticale classico le sonde geotermiche vengono installate nel terreno con perforazioni verticali a profondità consistenti (generalmente intorno ai 100 – 120 mt circa dal piano campagna), calcolate sulla base della capacità di scambio dei singoli terreni in cui andiamo ad operare.
Dopo aver posizionato e realizzato i fori, questi vengono riempiti con una particolare malta cementizia ad alta trasmittanza pompata dal basso verso l’alto.
Un impianto geotermico con scambio di acqua di falda può essere realizzato soltanto a condizione che nel terreno in cui si opera sia presente una falda superficiale (non più profonda, cioè, di 40 metri).
In questo caso vengono realizzati due pozzi in prossimità dell’edificio, uno di prelevamento, l’altro di re-immissione dell’acqua collegati attraverso un circuito chiuso.
In questo caso il liquido termovettore che circola nelle sonde è l’acqua, che viene prelevata in un punto della falda (pozzo di prelevamento) arriva allo scambiatore e poi ritorna alla fine del ciclo di nuovo nella stessa falda (pozzo di reimmissione).
L’impianto orizzontale può essere realizzato soltanto nel caso in cui in prossimità dell’edificio ci sia uno spazio congruo all’installazione delle sonde.
Come suggerisce il nome, infatti, in questo caso le sonde vengono alloggiate nel terreno in trincee profonde circa 1,5 ÷ 2 metri e di lunghezza variabile, essenzialmente dipendente dal fabbisogno energetico dell’edificio da riscaldare e raffrescare.
Le sonde vengono alloggiate con adeguato materiale a granulometria fine e lo scavo viene poi ricolmato con lo stesso materiale di scavo adeguatamente ricompattato.
Non usiamo fanghi bentonitici o polimerici né altri materiali inquinanti in nessuna fase delle lavorazioni.